COMUNICATO DEL 21 Ottobre 2020:
Numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del locale di ristorazione
Il Dpcm del 19 Ottobre stabilisce che l’attività degli esercizi pubblici è consentita dalle ore 5 alle ore 24 con consumazione al tavolo, e dalle ore 5 alle ore 18 (e non più alle ore 21) in assenza di consumo al tavolo.
Si sottolinea inoltre l’importante novità rappresentata dal numero massimo di 6 commensali per tavolo. La stessa disposizione, al fine di agevolare le attività di controllo, introduce l’obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del locale stesso, sulla base delle linee guida e dei protocolli vigenti nel settore.
Visto che nelle attività di ristorazione le disposizioni per prevenire il contagio tramite droplet
i tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale (familiari o Conviventi) e che non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere, come calcolare il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nella sala ?
Il ristoratore attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali dovrà altresì valutate idonee misure per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro per l’accesso dei clienti ai tavoli, successivamente verificare la capienza del numero massimo di tavoli con di 6 posti a sedere (commensali che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale: familiari o Conviventi). A questo punto fare la somma di tutti i posti a sedere disponibili. Questo può diventare il massimo delle persone (clienti) ammesse Contemporaneamente come previsto dal Dpcm del 19/10/2020 Art.1punto8 lettera ee).
Altra rilevante novità riguarda la ristorazione con asporto. Mentre tale attività era, infatti, prima consentita senza limiti orari, essa invece, per effetto della novella, è esercitabile fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto (in assenza di consumo al tavolo) o nelle adiacenze.