Mai come in questi anni c’è un grande interesse per la qualità del cibo, questa maggior sensibilità da parte di tutti, addetti ai lavori e consumatori, ha portato e sta portando a risultati importanti. Ovviamente molto c’è ancora da fare e il trend è sicuramente migliorabile. Pertanto valorizzare e incrementare l’utilizzo di prodotti agroalimentari locali provenienti dalla nostra agricoltura è un ulteriore valore aggiunto di qualità, nelle preparazioni della pizza. Diffondere, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico alimentare italiano, nella sua massima espressione della italianità nel mondo, ossia “la Pizza”, vero e proprio stile di alimentazione mediterraneo  e di vita tutto italiano.

Noi siamo convinti del fatto che  la qualità sia direttamente proporzionale alla competenza sia dei produttori, che possono proporre prodotti di qualità solo se profondi conoscitori dell’alimento che producono, sia dei consumatori che, se informati possono operare una selezione corretta tagliando fuori dal mercato i produttori scarsi e premiando quelli meritevoli. La Pizza è uno dei più antichi alimenti presenti nella moderna ristorazione, nasce con il pane, e segue la sua  storia. Alle origini il pane più arcaico era una focaccia bassa, piatta nella sua forma  (molto simile alla pizza di oggi) realizzato solo con il movimento delle mani delle donne, utilizzando farina di orzo, cotto a forno e mangiato soprattutto dalle classi sociali povere. Non possiamo parlare di pane se non prima del grano. La Sicilia fu “il granaio principale dell’antica Grecia ed in seguito dell’impero Romano, ed essa conservò il primato nella produzione del frumento sia durante la dominazione Bizantina che Araba” Ma fin dagli inizi, il pane non serviva unicamente per ridurre la fame. Il pane nella  Sicilia Greca  divenne un alimento interclassista, che da “pizzetta” a base di solo orzo, si trasformò in un cibo vario e raffinato. Gli impasti di acqua e farina vennero mescolati con miele, vino, olio di oliva, latte ed erbe aromatiche. Pare infatti che i pani prodotti in Sicilia  fossero circa una sessantina, con nomi legati alle forme, ai tipi di cereali impiegati, agli ingredienti, alle modalità di cottura e soprattutto ai riti propiziatori e alle ricorrenze a cui erano destinati. La pizza questo antico pane delle feste, alimento che esprime nella sua semplicità un tutt’uno della dieta mediterranea nonché la cultura e le vicissitudine  di tremila anni di storia del popolo Siciliano. Scopo della tavola rotonda è il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare, di sana alimentazione, di protezione e sostegno al comparto agricolo locale, di incentivi a produttori e operatori, specie se giovani e specie se localizzati in territori a vocazione agricola e a rischio di spopolamento. a fronte di dinamiche internazionali in cui operatori molti forti e molto grandi rischiano di cancellare la nostra millenaria tradizione.

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