La PIZZA, suscita sempre una certa attenzione. Questa volta però è il caso di focalizzare l’interesse su una figura altrettanto importante: quella del pizzaiolo. Con il D.A. n.900 del 13/12/2017 della Regione Sicilia, dietro richiesta avanzata dall’Unione Pizzaioli Italiani (Cifa Italia) e dopo un lungo e travagliato iter, il comitato preposto riconosce ufficialmente in Sicilia come professione l’attività di pizzaiolo. Il dirigente di Cifa Italia e coordinatore dell’Unione Pizzaioli Italiani, Stefano Catalano, sostiene che “oggi è un giorno importante che ci gratifica di tutto il lavoro svolto dalla nostra associazione per aver valorizzato e riconosciuto anche in Sicilia un patrimonio tutto italiano, la professione di pizzaiolo, a pari livello di altre della ristorazione. Grazie al riconoscimento di tale profilo professionale, il pizzaiolo viene rivalutano, riconoscendo inoltre che, per esercitare questa professione, occorre definire e concretizzare le varie conoscenze e abilità per acquisire le giuste competenze attraverso un percorso di formazione professionale demandato agli istituti e enti di formazione professionali riconosciuti dallo stato Italiano.” Se la PIZZA trova la sua genesi nella tradizione contadina mediterranea, il Pizzaiolo invece è un’arte relativamente giovane, il cui progenitore viene individuato chiaramente nel mestiere di fornaio. E’ solamente sul finire del 1800 che questo mestiere comincia a lasciare i luoghi dove veniva infornato il pane, per iniziare un suo percorso attraverso l’apertura di piccole botteghe; qui venivano preparate vaste varietà di focacce e pizze consumate dai passanti direttamente davanti ai locali o vendute attraverso bancarelle per strada (basti ricordare la pizza fritta per le strade di Napoli, o le focacce e lo sfincione per i vicoli di Palermo). E’ a Napoli che, negli anni 20 del secolo scorso, nascono le prime botteghe che prendono il nome di pizzeria ed è qui che gli allora fornai danno vita al nuovo mestiere: quello di piazzaiolo. Da allora pizzerie e pizzaioli sono presenti in tutti i quartieri delle nostre città italiane e nel mondo. Da un semplice mestiere si è passati a una vera professione in cui occorre, come per tutte le professioni da tutelare una regolamentazione, una preparazione professionale, attenzionata e valorizzata affinché la pizza in tutte le sue varianti, fiore all’occhiello della gastronomia italiana nel mondo, non venga snaturata e mantenga, come vuole la tradizione, la sua semplicità sia negli ingredienti che nella preparazione.
Coordinatore U.P.I.
Stefano Catalano