Giorno 22 settembre 2016, presso la X° Commissione permanente del Senato, sita in Palazzo Carpegna, si è svolta l’ennesima audizione dell’esame dei disegni nn. 707, 2280 e 2334 (qualifica professionale di pizzaiolo), alla presenza dei gruppi delle associazioni convocate nella giornata.
Durante l’audizione, l’Avv. Coviello dell’ A.P.N., il Coordinatore del Direttivo dell’U.P.I – CIFA ITALIA sig. Stefano Catalano, pur condividendo la necessità di regolamentare la professione con i disegni di Legge, hanno fatto emergere criticità. Nello specifico, la non valenza dell’Albo e della Patente del Pizzaiolo, argomento più interessante è invece l’attuazione della Direttiva 2013/55/UE del Parlamento europeo, recante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE) n. 1024/2012.
Il riconoscimento, oggi in Italia, della professione di Pizzaiolo è importante, anche perché allo stato attuale i professionisti pizzaioli degli altri paesi europei, attraverso il riconoscimento delle qualifiche professionali, possono lavorare e aprire pizzerie nel nostro Paese e i nostri Pizzaioli non hanno acceso al mercato europeo, non avendo una professione riconosciuta dallo Stato.
Queste riflessioni, sono state condivise dalla X Commissione e i Senatori promotori dei disegni di legge, hanno attenzionato tali evidenze e si sono fatti carico di ulteriori approfondimenti in tale direzione.
In riferimento, del riconoscimento dell’attività del Pizzaiolo come “Artigiano”, sono state sollevate alcune perplessità che saranno oggetto di una futura di approfondimento della legge quadro sulle professioni artigiane.
Le nostre Associazioni sono fermamente, convinte che le due professioni Pasticciere e Pizzaiolo siano da considerare uguali sotto l’aspetto dell’essere Artigiano, perche una viene riconosciuta e una no.
Quanto sopra espresso è stato depositato agli atti della X Commissione permanente del Senato.

 

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